PER QUALCHE EURO IN PIU’
Qui di seguito il testo integrale delle surreali e spilorce motivazioni con cui una banca (altre lo hanno già fatto o seguiranno a breve) ha recentemente aumentato il costo fisso di tenuta di ogni conto corrente dopo averlo già fatto tre anni addietro. Si tratta di qualche Euro in più che però, moltiplicato per ogni rapporto, fa centinaia di migliaia se non milioni.
Due annotazioni: 1) L’aumento avviene dopo che in questi ultimi anni, grazie ai tassi di interesse alle stelle, le banche hanno macinato extra-profitti per miliardi (sui quali peraltro si rifiutano – notizie di questi giorni – di acconsentire anche a un minimo di tassazione). 2) Impagabile il riferimento finale alla possibilità di recedere dal rapporto dopo che una legislazione di (ampio) favore ha reso impossibile qualsivoglia transazione economica al di fuori di un conto corrente bancario.
* * Testo integrale dei giustificati [😂🤣] motivi * *
Gentile cliente,
Nell’ultimo periodo il settore finanziario ha subito importanti mutamenti che hanno inciso in modo significativo sui servizi bancari tradizionali e, in particolare, sulla gestione dei conti correnti. Nello specifico, le banche dell’Eurozona sono tenute – per obbligo di legge – a depositare presso la Banca Centrale Nazionale una quota (c.d. riserve obbligatorie) pari all’1% delle passività con scadenza inferiore ai due anni, fra cui rientrano i depositi di conto corrente.
Dal 1999 fino al luglio 2023, le riserve obbligatorie sono state remunerate con un tasso ufficiale della Banca Centrale Europea (BCE). Tale remunerazione da parte dell’Autorità aveva il dichiarato scopo di evitare che il mantenimento delle riserve non generasse effetti economici negativi per le banche, derivanti dall’indisponibilità delle somme soggette all’obbligo di riserva.
Tuttavia, il 27 luglio 2023, il Consiglio Direttivo della BCE ha deciso di azzerare la remunerazione delle riserve obbligatorie, nonostante i tassi ufficiali si mantenessero su valori positivi. Questa decisione, imprevedibile e sopravvenuta, ha determinato per la Banca l’insorgere di un nuovo costo correlato, in particolare, al mantenimento in essere del rapporto di conto corrente, con il quale la Banca, oltre a espletare un servizio di cassa e di gestione dei fondi immessi, ne garantisce la custodia. Ciò comporta uno squilibrio economico nei rapporti con la Clientela e pertanto la Banca ha ritenuto necessario un intervento volto a ripristinare la sostenibilità dei servizi prestati, attraverso una modifica unilaterale delle spese di tenuta conto.
L’incremento delle spese è stato determinato prendendo come riferimento i depositi mediamente detenuti sui conti correnti nella medesima categoria del suo rapporto, nella misura dell’1% (quota destinata a riserva obbligatoria). A questo importo è stato applicato il tasso ufficiale BCE, rilevato l’11/06/2025, che precedentemente remunerava le riserve obbligatorie (Deposit Facility Rate – DFR).
Ricordiamo che, ai sensi dell’Art. 118 TUB (Testo Unico Bancario), può scegliere di recedere dal contratto, senza alcuna spesa a suo carico, entro la data di decorrenza delle modifiche stesse. In alternativa, considereremo approvate le modifiche riportate in questo documento. Per ogni chiarimento e informazione può rivolgersi al suo Gestore e/o contattare il nostro Servizio Clienti al numero verde xxx xxxxxx attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 20.30 e il sabato dalle 8.30 alle 14.15.
Cordiali saluti.