Studio Cicero Associato
  • Studio
  • Casi Rappresentativi
  • Approfondimenti
  • Cause
  • Oltre il Diritto

Articoli recenti

  • Esploratori di Sicilia

    07/10/2025
  • Affinità elettive

    03/10/2025
  • Professione Ufo

    30/09/2025
  • Avvisi ai naviganti

    29/09/2025

    Esploratori di Sicilia

    Sergio Distefano, La Sicilia, 6 X 2025

    IL MOVIMENTO DEI BOY SCOUT DALLA GRAN BRETAGNA ALLA SICILIA

    Gravina di Catania conserva la memoria e la storia in un archivio davvero particolare

    Gli archivi sono luoghi che si fanno custodi della storia. I documenti consentono ai ricercatori di ricostruire le vicende di istituzioni, personaggi ed eventi che hanno caratterizzato un particolare periodo storico. Nel 1910 in Sicilia muovono i primi passi i boy scouts un movimento tutt’oggi presente e attivo che conserva a Gravina di Catania la sua memoria e la sua storia in un archivio davvero particolare. Si tratta del Centro studi e documentazione dello scautismo siciliano. Un luogo gestito da una delle associazioni scouts presenti in Sicilia, l’Agesci (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani), che raccoglie e custodisce le testimonianze scritte, orali e fotografiche del movimento scouts in Sicilia.

    Lo scautismo nasce nel 1907, ad opera da un ufficiale britannico Robert Baden-Powell. Un reduce della guerra dei boeri che gettò le basi per sostenere le nuove generazioni all’interno di un progetto educativo di ampio respiro che li vedeva impegnati nella vita all’aria aperta, nell’attività manuale, nel gioco e soprattutto al servizio alla collettività. Un’iniziativa che gli valse nel 1929 il titolo di Lord. Nel frattempo, i boy scouts si diffusero in tutto il mondo, anche in Italia ed in Sicilia. Oggi gli iscritti siciliani nell’Agesci sono oltre 18.000, ma il movimento scouts è forte inoltre del Cngei, Fse Assoraider e Masci con i quali supera abbondantemente quota 20.000. Un numero che merita di conservare accuratamente la sua storia. Un numero che ha permesso al centro studi di fare da catalizzatore con tutte le associazioni scouts dell’isola divenendo l’archivio di riferimento. Una bussola nella storia degli scouts con una genesi articolata.

    Negli anni ’60 era nata nell’Asci l’idea di un luogo dove custodire tutti gli archivi, ma non fu mai realizzata. Il centro studi e documentazione per lo scautismo nacque come proposta nel 1988, assunse la missione di divenire un polo per gli studi sullo scautismo meridionale nel 1999 e nel 2004 arriva a un punto di svolta con una mozione all’assemblea regionale dell’Agesci. Si creò un gruppo di lavoro guidato da uno scout, Antonio Scalini, che in questi anni di paziente lavoro ha consentito alla storia dello scautismo di prendere forma: di popolarsi, di vivere e farsi memoria.

    Le altre associazioni scouts sono parte attiva del progetto e collaborano assiduamente alle attività. Sino al 2004 parte della documentazione era conservata dalla segreteria regionale e presso i gruppi. Il passo più difficile – ci racconta Scalini mentre ci accompagna nelle stanze della struttura – è stato quello di tracciare un percorso e lanciare all’interno delle assemblee e delle altre associazioni l’invito a versare la documentazione presso il centro studi. Allo stesso tempo si sviluppò il tentativo di ricostruzione della storia dello scautismo in Sicilia attraverso quella dei diversi gruppi dislocati in tutta l’isola.

    Un percorso parallelo, una caccia, un’impresa, come la chiamerebbero i boy scouts, che ha permesso in vent’anni di attività di collocare in archivio oltre 10.000 documenti, in 420 cartelle e tre fondi: il tutto in centoventi metri lineari di scaffalature. Dove si trovano anche immagini in bianco e nero come quelle dei primi gruppi scout operanti in Sicilia, tra il 1915 ed il 1920, di Gei e Asci a Taormina, Catania e Palermo. Il centro ha una ricca biblioteca con emeroteca sulla storia dello scautismo e predisposto una sala studio per visitatori e ricercatori.

    Lo scautismo è argomento di studio sia per gli educatori, che svolgono attività nei vari gruppi, ma anche nel mondo accademico a partire da tesisti, studenti e ricercatori. Per gli studenti, inoltre, vi può essere l’opportunità di svolgere tirocini curriculari grazie alla convenzione con l’Università di Catania. Il centro studi nel 2011 viene dichiarato dalla Direzione Generale per gli Archivi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali archivio di interesse storico. Un traguardo che introduce il centro nel mondo della ricerca storica adeguando gli standard di servizio a partire dalla catalogazione, dalla sala studio attrezzata ed un’archiviazione e consultazione svolta con criteri standard; tutto il catalogo e gli inventari dell’archivio sono consultabili on line e la biblioteca è inserita nel circuito dell’Opac nazionale. L’attività di studio del centro produce anche pubblicazioni di qualità, l’ultima opera edita, Robert e Olave Baden-Powell in Sicilia, è stata tra i semifinalisti all’EtnaBook edizione 2025.

    §

    Foto in alto: Gruppo ASCI Paternò I – Uscita di Reparto 19.4.1970 [Nota dello Studio]

    Studio Cicero Associato

    Piazza L. Ariosto 25 – 95127 Catania

    Tel. (+39) 095 8367483

    Fax. (+39) 095 8737349

    Mobile (+39) 360 955503

    P.IVA 02036990873

    Contatti

    Email E-mail

    Facebook Facebook

    Skype cicerostudiolegalecatania

    Copyright 2017 Studio Cicero Associato - Note Legali - Credits - Agenzia Web Virgodesign