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    Avvocati divorzisti: “separazioni +60%”

    Leggo.it, 14 I 2021

    Covid, il lockdown mette a dura prova i matrimoni: nel 2020 separazioni aumentate del 60%

    La pandemia sta mettendo a dura prova le famiglie italiane. Il covid e il lockdown hanno costretto molte famiglie a trascorrere sempre più tempo insieme, sempre più a stretto contatto e questo in alcuni casi ha indebolito i rapporti. Secondo l’Associazione nazionale divorzisti italiani nel 2020 c’è stato un aumento delle separazioni rispetto al 2019 del 60%. Di queste il 40% sono per infedeltà coniugale, anche virtuale, il 30% per violenza familiare e il 30% altre cause.

    La dura convivenza

    «Sono aumentate tantissimo le richieste di separazione dovute principalmente alla convivenza forzata che è poi la fonte di tutti i problemi principali che ci sono all’interno di una coppia», spiega all’ANSA Matteo Santini, avvocato e presidente dell’Associazione nazionale avvocati divorzisti e direttore scientifico Centro Studi ricerche diritto alla famiglia e minori. «Un conto è condividere i weekend e le sere – continua l’avvocato -, un conto è condividere l’intera giornata con tutti i problemi relativi all’emergenza sanitaria: stress sanitario per la malattia, mancanza di lavoro, convivenza con i figli con le difficoltà connesse alla didattica a distanza. Questo comporta un’esplosione emotiva che porta al desiderio di allontanamento e alla richiesta di separazione».

    Le cause

    Nel 40% dei casi le coppie si sono sfaldate, secondo gli avvocati, perché con il lockdown è stato più difficile nascondere le doppie vite che i coniugi infedeli conducevano prima della chiusura per Covid. Numeri leggermente diversi, ma altrettanto drammatici per l’Associazione avvocati matrimonialisti italiani. «La pandemia ha creato l’emergenza familiare non solo quella economica – dice all’ANSA il presidente dell’Ami, l’avvocato Gian Ettore Gassani -. Vivere sotto lo stesso tetto per tanti mesi specialmente per le coppie in crisi ha prodotto situazioni insostenibili ed è evidente che tutte queste tensioni non potevano non comportare un aumento delle separazioni». Secondo l’Ami nel 2020 ci sono state un 30% in più di richieste di separazioni di cui la metà giudiziali, quindi non consensuali, un aumento del 20% dei femminicidi e un aumento del 70% di violenze all’interno della famiglia. Numeri che parlano da soli.

    Differenze tra Nord e Sud

    Un dato che rimane costante nelle statistiche delle separazioni in era covid è la differenza tra il Nord e il Sud Italia. Secondo entrambe le associazioni, le separazioni sono due volte maggiori al Nord rispetto a quello che avviene in Meridione: 450 separazioni ogni mille coppie al Nord e «solo» 200 al Sud (dati Ami). Infine, un ulteriore aspetto negativo del lockdown è stato quello del blocco dei tribunali: sempre secondo l’Ami sono 10 mila le coppie in attesa di un giudizio provvisorio, costrette a convivere sotto lo stesso tetto, loro malgrado.

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