Studio Cicero Associato
  • Studio
  • Casi Rappresentativi
  • Approfondimenti
  • Cause
  • Oltre il Diritto
Home» Rassegna stampa » Poltrone & Divani

Articoli recenti

  • Il lato oscuro di Internet – 2

    22/03/2025
  • Urbanistica di rito ambrosiano

    21/03/2025
  • Il lato oscuro di Internet – 1

    17/03/2025
  • La scrittura autosignificante di Vautier

    28/02/2025

    Poltrone & Divani

    Gianni Dragoni, Poteri Deboli, 5 III 2019

    GLI STIPENDI D’ORO DEI MANAGER PUBBLICI

    Sono poltrone che regalano potere e guadagni milionari. Dietro la guerra per le nomine nelle società pubbliche c’è la realtà di aziende che pagano ai loro vertici stipendi sontuosi, fino a sei cifre.

    Tra le caselle in scadenza, le più ricche sono la poltrona di amministratore delegato della Snam e quella di a.d. di Fincantieri. Secondo gli ultimi dati disponibili, riferiti al 2017, l’a.d. della Snam Marco Alverà ha ricevuto uno stipendio annuo di 1,6 milioni al lordo delle tasse. Nato a New York nel 1975, l’a.d. della Snam è figlio del commercialista veneziano Alvise Alverà, grande amico dell’ex a.d. dell’Eni Paolo Scaroni, che ha “svezzato” il giovane Alverà nei meandri delle ex partecipazioni statali, portandolo con sè quando – per designazione del governo Berlusconi – era alla guida dell’Enel e poi all’Eni.

    Lo tallona Giuseppe Bono, a.d. della Fincantieri dal maggio 2002. Nel 2017 Bono ha ricevuto 1,567 milioni lordi, ma sta accumulando piani pluriennali di incentivi azionari che potrebbero portargli guadagni più sostanziosi. Sotto la guida di Bono Fincantieri è andata in Borsa, ha conosciuto un’espansione e il portafoglio ordini si è ampliato notevolmente. Ha conosciuto una battuta d’arresto però il piano di Bono di espansione in Francia nell’industria delle navi militari.

    Il presidente di Fincantieri, Giampiero Massolo, nel 2017 aveva uno stipendio di 400.699 euro lordi. Il presidente della Snam, Carlo Malacarne, 270.000 euro.

    In scadenza anche il vertice di Italgas. L’a.d. Paolo Gallo nel 2017 ha guadagnato 936.682 euro lordi. Gallo è vicino al costruttore ed editore Francesco Gaetano Caltagirone, è stato a.d. dell’Acea e di Grandi Stazioni. Il presidente di Italgas Lorenzo Bini Smaghi ha guadaganto 238.000 euro lordi.

    Le buste paga delle grandi società

    Sono più ricche le buste paga dei vertici della maggiori società dell’area publica, come Eni, Enel, Poste, Terna e l’ex Finmeccanica, ora Leonardo. Quello che ha guadagnato di più nel 2017 è stato Mauro Moretti, grazie alla liquidazione ricevuta da Leonardo-Finmeccanica ha totalizzato compensi per 9,912 milioni lordi. Secondo Matteo Del Fante, tra i compensi e la buonuiscita in Terna e lo stipendio nel nuovo incarico in Poste ha guadaganto 6,06 milioni lordi. Terzo Francesco Starace, a.d. dell’Enel, con 4,47 milioni lordi.

    I vertici di queste società scadono l’anno prossimo. Ecco i dati degli stipendi dei vertici delle società pubbliche quotate in Borsa nel 2017. Nell’elenco sono indicate anche altre cariche (e compensi) eventualmente ricoperte dai o dalle manager anche al di fuori dell’area pubblica.

    Stipendi manager pubblici nel 2017

    compensi monetari, plusvalenze da esercizio stock option, controvalore azioni gratuite di competenza dell’anno 2017 (esclusi i benefici non monetari) – dati in Euro:

    Mauro Moretti Leonardo fino al 16 maggio 2017 9.912.000 (di cui 9.442.000 buonuscita e 470.000 stipendio fino al 16 maggio)

    Matteo Del Fante Terna fino al 27 aprile 2017 5.105.417 (di cui 5.105.417 buonuscita e 361.667 stipendio fino al 27 aprile), Poste Italiane dal 27 aprile 2017 900.423 (di cui bonus 55.036), controvalore azioni gratuite 55.036 TOTALE Poste 955.459 TOTALE 6.060.876

    Francesco Starace Enel 4.473.805 (di cui bonus 2.945.416)

    Claudio Descalzi Eni 4.422.700 (di cui bonus 2.868.000)

    Francesco Caio Poste Italiane fino al 27 aprile 2017 2.525.991 (di cui bonus 82.535, di cui 2.084.597 buonuscita), controvalore azioni gratuite 26.627 TOTALE 2.552.618

    Marco Alverà Snam 1.600.000 (di cui bonus 623.000)

    Giuseppe Bono Fincantieri 1.567.500 (di cui bonus 617.500)

    Luigi Ferraris Terna dal 27 aprile 2017 1.373.333 (di cui bonus 650.000),  Erg fino al 20 aprile 2017 53.333 TOTALE 1.426.666

    Marco Morelli Banca Mps 1.026.790

    Paolo Gallo Italgas 936.682 (di cui bonus 158.750)

    Stefano Cao Saipem 900.000

    Patrizia Grieco Enel 377.978,  Endesa da aprile 2017 141.271,  Ferrari 106.465,  Amplifon 75.000,  Anima Holding 73.068,  Cir dal 28 aprile 2017 21.000 TOTALE 794.782

    Alessandro Profumo Leonardo dal 16 maggio 2017 734.000 (di cui bonus 108.000),  Eni fino al 13 aprile 2017 34.000 TOTALE 768.000

    Roberta Neri ad Enav 704.877 (di cui bonus 220.000),  Cementir dal 19 aprile 2017 8.000,  Acea fino al 27 aprile 2017 9.712 TOTALE 722.589

    Paolo Andrea Colombo Intesa Sanpaolo 350.000,  Saipem 298.000 TOTALE 648.000

    Alessandro Falciai Banca Mps fino al 20 dicembre 2017 484.543

    Emma Marcegaglia Eni 426.000,  Gabetti Property 10.000 TOTALE 436.000

    Giampiero Massolo Fincantieri 400.699 (di cui bonus 116.000)

    Giovanni De Gennaro Leonardo 396.000

    Maria Bianca Farina Poste Italiane dal 27 aprile 2017 324.167

    Catia Bastioli Terna 297.500 (di cui 59.500 indennità fine mandato)

    Carlo Malacarne Snam 270.000

    Lorenzo Bini Smaghi Italgas 238.000

    Studio Cicero Associato

    Piazza L. Ariosto 25 – 95127 Catania

    Tel. (+39) 095 8367483

    Fax. (+39) 095 8737349

    Mobile (+39) 360 955503

    P.IVA 02036990873

    Contatti

    Email E-mail

    Facebook Facebook

    Skype cicerostudiolegalecatania

    Copyright 2017 Studio Cicero Associato - Note Legali - Credits - Agenzia Web Virgodesign